lunedì 4 novembre 2013

Passerà?



Passerà, perché è così che funziona. 

L’ultima volta che “stava per passare” pensavo di morire di asma, tachicardia passando per un edema celebrale o una più romantica pleurite, così ho iniziato a sgranare tutto un rosario di gente che pensavo non sarebbe mai passate, e invece… tutti passati. Ora, non è che fossero un vagone, ma certe volte è stupefacente quanto sia facile cadere in distrazione finanche alla dimenticanza. 

Quel giorno al mare, parlava come tante volte aveva fatto, diceva le solite cose, però quando mi ha poggiato gli occhi addosso, senza dubbio gli occhi più belli che mai abbiano visto me, così, senza riflettere, ho pronunciato a mia insaputa quella frase stupida eppure così cinica e sentita: 

- Non lo credevo possibile, ma non mi fai nessun effetto. Niente. Mi sei del tutto indifferente. Che meraviglia! 
...e poi l'ho abbracciato, perché magari ci eravamo lasciati dieci anni prima, ma i saluti, quando è ora, si fanno sempre allo stesso modo. 


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